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La rassegna stampa di SPIN (30-10-2015)

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Scritto da Super User

rassegnaOggi l’apertura dei quotidiani è standard: la revoca delle dimissioni da parte del sindaco di Roma Ignazio Marino. Anche la seconda notizia è uguale per tutti: la Cina dice sì al secondo figlio. Torna la politica nazionale.

Ignazio Marino. Duro il commento di Repubblica con Claudio Tito “La città affondata”. Scrive di situazione grottesca, inaccettabile, di farsa, e aggiunge che «non è più comprensibile la lontananza esibita da Matteo Renzi, il segretario del Pd non può far finta che non sia un suo problema».

Maria Teresa Meli sul Corriere scrive che la linea di Renzi è andare fino in fondo con le dimissioni dei 25 consiglieri. Il presidente del consiglio ha dei dubbi su Orfini ed è convinto che la minoranza del partito userà anche il caso Roma per attaccarlo.

Tommaso Ciriaco su Repubblica è più diretto e scrive di un Renzi furioso contro Orfini.

Alessandro Campi sul Messaggero scrive: “La bella morte sulle macerie di un partito” in cui boccia non solo il sindaco ma anche il commissario del Pd Orfini che “ha fallito per tattica, coerenza politica e capacità di guida”.

Marco Travaglio sul Fatto quotidiano anticipa in un articolo fantaironico che cosa accadrà nei prossimi quaranta giorni.

Duro Marco Causi sull’Unità: “Una scelta contro la città”. Il quotidiano apre con questo titolo: “L’ottavo Re di Roma: Marino contro tutti. Fa dietrofront, ritira le dimissioni. Ma assessori e consiglieri Pd se ne vanno. A 40 giorni dal Giubileo, la capitale nel caos non solo amministrativo. Ora il commissario, poi il voto”.

Di destino “clinico e baro” scrive Mario Sechi sul Foglio e anche qui si sottolinea l’incapacità del Pd “di liberarsi dei suoi marziani”.

Politica. Il Corriere intervista Matteo Salvini che dichiara Berlusconi il benvenuto alla manifestazione di Bologna il prossimo 8 novembre e accoglie l’idea di un programma comune.

Costi troppo alti, chiude la sede di Forza Italia in piazza San Lorenzo in Lucina a Roma.

Libero scrive del cosiddetto club del martedì, ossia dell’appuntamento fisso in una pizzeria del centro di Roma della ministra Maria Elena Boschi che riunisce parlamentari e amiche tra cui le Ncd Bianchi e Scopelliti.

Cantone. Bianconi sul Corriere della Sera scrive di alta tensione tra Cantone e l’Anm col presidente dell’Authority anticorruzione che dice: «Potrei uscire dall’associazione». Fredda la reazione del presidente Sabelli: «Decida liberamente».

Il Corriere intervista Balducci, componente laico del Csm: «Ha preso posizioni forti, deve aspettarsi critiche».

Editoriale del Foglio: “Perché l’Anm ha paura di Raffaele Cantone”.

Economia. Paolo Mastrolilli sulla Stampa: «L’economia Usa rallenta e deprime le Borse mondiali: nel terzo trimestre il Pil americano cresce solo dell’1,5 per cento».

Su tutti i giornali la notizia che Deutsche Bank è in rosso per sei miliardi.

Repubblica intervista Fabrizio Saccomanni, ministro del Tesoro del governo Letta che dichiara: «Corsa ai bond in perdita per l’eccesso di liquidità mondiale. Anche noi nel club dei paesi con tassi negativi. Ma c’è pure una lenta ripresa dell’economia reale».

Expo. Repubblica intervista l’archistar Vittorio Gregotti sul futuro dell’area che ora ospita l’esposizione universale: «Ora non diventi una periferia dimenticata: deve essere un pezzo della città che funzioni anche dopo le sette di sera. Riconvertire tutto in un campus universitario non basta».

Il Giornale intervista Letizia Moratti che “si toglie qualche sassolino”: « Eravamo i soli a volere l’esposizione. La città è cresciuta ma Pisapia non ha portato a termine tutti i nostri progetti».

Cronaca. Non tantissimo risalto alla ragazza di 17 anni che in Calabria ha ucciso la madre (con un colpo alla tempia mentre dormiva) che le vietava l’uso dei social network.

Esteri. Ampio spazio alla svolta del governo cinese che apre al secondo figlio. Ian Bremmer sul Corriere dice: «Troppo poco e troppo tardi, il Paese rischia di essere il nuovo Giappone; la popolazione è anziana, non si invertirà il trend».

Repubblica punta invece sullo scrittore cinese Qui Xiaolong: «Un passo avanti ma chi risarcirà chi ha patito tanti dolori?».

La Stampa si dedica anche alle elezioni americani riportando le dichiarazioni di Dionne, editorialista del Washington Post, che si sofferma su Marco Rubio, 44 anni, di origine cubana, repubblicano, che considera il rivale più pericoloso per Hillary Clinton.

Il Tempo intervista Luigi Bisignani che in tv, a Virus, ha rivelato che è stato violato il computer del revisore delle Finanze del Vaticano.

 

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