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La rassegna stampa di SPIN (29-10-2015)

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Scritto da Super User

rassegnaAperture dei quotidiani quasi tutte dedicate alle parole del giudice Cantone, presidente dell’Authority anticorruzione, su Milano capitale morale e sulla difficoltà che avrà Roma di seguire il modello Expo per il Giubileo. Spazio anche alla crescita della fiducia da parte di consumatori e imprese, certificata dall’Istat. Il Sole punta sul possibile aumento dei tassi a dicembre da parte della Fed.

Cantone. È l’apertura di Corriere, Repubblica e Stampa. La frase che ha messo in agitazione la giornata politica nazionale è la seguente: “Milano si è riappropriata del ruolo di capitale morale del Paese mentre Roma sta dimostrando di non avere quegli anticorpi di cui ha bisogno e che tutti auspichiamo possa avere in vista del Giubileo che  partirà l’8 dicembre”.

Stefano Folli su Repubblica attribuisce alle sue frasi un cambio di passo politico: “Ha dato l’impressione di volersi porre come punto di riferimento degli italiani sconcertati dalla diffusione mafiosa”. E ancora: “Dovrà essere lo stesso Cantone a farsi carico fino in fondo della sua denuncia: o per candidarsi egli stesso ovvero per accentuare la proiezione politica implicita nelle sue frasi”.

Federico Geremicca sulla Stampa scrive: “Ma non esistno primati di buona condotta”.

Sempre sul quotidiano diretto da Mario Calabresi, Francesco Grignetti evidenzia che “l’arrivo di Pignatone in Procura ha scoperchiato il marcio”.

Il Messaggero si sofferma sulle reazioni dei politici romani che rispondono a Cantone difendendo Roma, da Orlando a Zanda a Zingaretti.

Migranti. Il Corriere intervista Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo: «Sui migranti l’Europa sta rischiando di frantumarsi. Italia beffata, i paesi Ue mantengano i patti».

Il Sole intervista Federica Mogherini, Alto rappresentante per la politica estera: «L’integrazione dell’Unione europea si gioca sui migranti. Le sanzioni per la crisi ucraina restano in vigore ma in alcuni campi siamo partner con la Russia». Della Finanziaria dice: «Sforzo straordinario sul fronte migratorio, il bilancio sarà analizzato anche in quest’ottica».

Fiducia e dintorni. L’Unità apre sui dati Istat. Titolone a tutta pagina: “Bentornata fiducia”. Renzi: «Clima cambiato, ma il meglio deve ancora venire». Padoan: «Merito delle riforme».

Scrive Francesco Daveri sul Corriere: “È tornato l’ottimismo la fiducia non è una cambiale in bianco”.

Avvenire intervista Filippo Taddei, responsabile economia del Pd: «Nel 2018 il peso fiscale sotto il 18%. Il Canone recuperiamo vada ai cittadini non agli apparati. Nel 2016 recuperiamo i posti di lavoro persi in sei anni».

Sul Fatto quotidiano, ma non solo, la difesa del governatore di Bankitalia Visco: «Non ci faremo processare sui giornali». “Il nome della riservatezza, difende l’operato di via Nazionale: dal caso Antonveneta-Mps agli scandali delle popolari, Palazzo Koch sa tutto ma non denuncia”.

Fed. Apertura dedicata alla Fed che prepara la stretta, la banca centrale Usa: «Possibile l’aumento dei tassi a dicembre». Euro ai minimi da due mesi. Editoriale di Donato Masciandaro: “L’opacità della Fed e i lamenti dei banchieri”.

Caso Marino. Scrive il Corriere: “Da Renzi nessuno spiraglio al sindaco”.

Anche Repubblica sulla stessa linea: “Marino non molla: «Voglio andare avanti». Ma Renzi: impossibile”.

Di Roma si occupa il Foglio con un ampio approfondimento di Salvatore Merlo: “Roma senza sangue. Da dove nasce il collasso economico-politico della Capitale? Ovvio: non c’è più niente da distribuire”.

Nozze gay e Consiglio di Stato. Repubblica piazza un uno-due con le interviste al giudice Giuseppe Romeo il presidente del collegio che ha bocciato le nozze gay («È vero, sono dell’Opus Dei ma servo lo Stato non la fede: ho scritto un codice etico del giudice») e al ministro della Giustizia Andrea Orlando: «C’è una sentenza della corte di Strasburgo e l’Italia deve rispettarla. Giusto cercare un ampio consenso ma riconoscere le unioni civili è una cosa largamente condivisa. Direi sì alle adozioni».

Il Foglio difende il giudice con un editoriale: “Dietro il linciaggio del giudice Deodato. La polizia del pensiero e la difesa della famiglia spacciata per omofobia”.

 

Politica. Il Tempo intervista Raffaele Fitto che lancia il suo 8 novembre, giorno di un evento al Teatro Olimpico: «Con noi a Roma i veri moderati. Tosi e Quagiariello siano alternativi al governo Renzi. Berlusconi non può vedere la Merkel e po stare con la Lega».  

Mineo lascia il Pd, intervistato da Repubblica dice: «Se la sinistra si unisce, Renzi ballerà. Zanda ha riunito il gruppo contro di me».

Prosegue sull’Unità il dibattito sull’eredità di Berlinguer con Alfredo Reichlin che risponde a Biagio de Giovanni.

Altro. L’apertura del Giornale è dedicata al caso Varoufakis e ai 24mila euro incassati per i 24 minuti di ospitata da Fabio Fazio: “Mille euro al minuto a un comunista”.

 

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