Giustizia Quotidiana

Il fatto non sussiste: assolti Vecchioni, Pasinato e Bonini

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Scritto da Super User

vecchioni-federicoFederico Vecchioni è innocente e con lui anche la moglie Elisabetta Pasinato (amministratore unico de Il Ceppo srl) e Gianni Bonini (amministratore delegato de Il Ceppo srl).

I tre erano imputati nel processo che indagava sulla gestione dell’impianto fotovoltaico Cicalino 1 di Sticciano scalo, in carico alla società Il Ceppo srl a danno del Gse (Gestore servizi energetici).

A deciderlo è stato, mercoledì 9 novembre, il giudice dell’udienza preliminare Federico Compagnucci, che ha così respinto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal sostituto procuratore Salvatore Ferraro, mediante una sentenza di non luogo a procedere «perché il fatto non sussiste». Una formula questa decisamente ampia e  per certi versi sconvolgente se si pensa ai  cinque anni di battaglie legali combattute da Vecchioni, Pasinato e Bonini per affermare la loro innocenza.

Federico Vecchioni, oggi amministratore delegato del ‘colosso’ Bonifiche ferraresi spa (la più importante azienda italiana del settore agricolo), ai tempi dell’indagine era socio e consigliere della società il Ceppo.

Per Vecchioni, Pasinato e Bonini, erano state formulate  e poi riformulate accuse mirabolanti da parte della procura di Grosseto. Delle indagini se ne erano occupati i carabinieri del Noe. In aula il pool di difensori che difendevano gli imputati, composto da Luca Lanzalone, Luca di Stefano e Giandomenico Caiazza, ha dimostrato che nessuna truffa mai aveva avuto luogo nei confronti di alcuno, che l’impianto era regolarmente autorizzato e che aveva altrettanto regolarmente operato. E quindi “Il Ceppo” aveva ottenuto del tutto lecitamente gli incentivi di legge, così come di poter lecitamente ricevere il pagamento dell’energia elettrica prodotta e venduta.

«E’ una grande soddisfazione, mista, anche dopo tanti anni, a commozione, ma non posso e non voglio commentare la sentenza fino a che non conosco le motivazioni». Queste le prime emozionate parole di Vecchioni all’esterno dell’aula del tribunale.

Le motivazioni della sentenza, che pone fine al calvario subito da Vecchioni, saranno depositate dal gup entro il 15 dicembre.

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