Giustizia Quotidiana

MI avvisa l’Anm: “No ad avvocati nei consigli giudiziari”

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magistrati“Quali eletti al Comitato direttivo centrale (Cdc) per Magistratura Indipendente prendiamo atto con preoccupazione dell’attribuzione ad alcuni esponenti di rilievo di Magistratura Democratica, a margine dell’ultimo congresso, di opinioni – in tema di partecipazione degli avvocati alle valutazioni di professionalità dei magistrati – sensibilmente difformi per contenuto e sostanza da quanto deciso in sede di Cdc il 28 ottobre con voto unanime dei partecipanti”, è quanto si legge in una nota dei membri di Magistratura Indipendente in Cdc (Stefano Buccini, Corrado Cartoni, Edoardo Cilenti, Paolo Criscuoli, Giancarlo Dominijanni, Liana Esposito, Pasquale Grasso, Mariolina Panasiti).

“In attesa di formali smentite pubbliche, riteniamo doveroso ribadire la nostra specifica posizione al riguardo, espressa in documento presentato in occasione dell’ultimo Cdc e fatta propria da tutta l’Associazione nazionale magistrati (Anm), recependo integralmente la nostra proposta”.

“L’Anm, in relazione ad alcune recenti dichiarazioni provenienti anche da esponenti istituzionali, esprime la netta contrarietà al rafforzamento del ruolo degli avvocati nei consigli giudiziari, con particolare riferimento alle valutazioni di professionalità dei magistrati, trattandosi peraltro di profilo che non attiene al perseguimento degli obiettivi di efficienza del sistema giudiziario, tema quest’ultimo che rappresenta una priorità assoluta per la magistratura associata, per tutti gli operatori della giustizia e per lo stesso Governo”, prosegue la nota del gruppo di magistrati guidato da Giovanna Napoletano e Antonello Racanelli.

“Tale delibera esprime, su tema assai delicato, la linea condivisa dell’Anm. Auspichiamo che eventuali posizioni difformi siano espresse in modo trasparente e responsabile”, conclude la nota.

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