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TAV: Salvini, «Un’opera di cui l’Italia dovrebbe aver vanto, si completi»

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Il vicepremier Matteo Salvini ha da poco lasciato Chiomonte, dove in mattinata ha visitato il cantiere della Torino-Lione. «Si completi questa incredibile ed eccezionale opera pubblica di cui l'Italia dovrebbe avere vanto in giro per il mondo perché di opere così fatte ne ho viste poche». Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini al termine della visita al cantiere Tav. E ancora, sull’andamento dei lavori: «Auspico che i lavori per la Tav ripartano presto». «Sono stati investiti oltre 4 mld di euro fino ad ora. C'è la volontà di ridisegnare l'opera, di rivederla. Siamo disponibili a metterci intorno a un tavolo ma non è immaginabile che il lavoro fatto fino ad ora sia reso vano. Non è immaginabile che si spendano i soldi degli italiani per tornare in dietro e non finire l'opera. Se fosse così i soldi non sarebbero ben spesi», ha aggiunto. «Con la Tav – secondo Salvini – l'ambiente sarà il primo a giovarne: aria più pulita, meno Tir sulla strada, meno co2, e Milano-Lione sarà percorsa in due ore e mezzo». Inoltre «L'Italia non può permettersi di restare isolata rispetto al resto d'Europa, mentre tutti gli altri vanno avanti noi non possiamo tornare indietro anche perché l'interscambio tra Italia e Francia è di decine di miliardi di euro. Se ci togliamo questa possibilità di collegamento diretto rischiamo anche di perdere ulteriore crescita del Pil e ulteriore export». «Tornare indietro» e riempire i tunnel a spese degli italiani «mi sembra demenziale ha sottolineato ancora il ministro. «Rinunciare a 50 mila posti di lavoro e mettere in crisi molte imprese mi sembra poco sensato». E, proprio nello stesso giorno in cui la ministra francese Elisabeth Borne ha visitato il cantiere di Saint Matin La Porte, Salvini ha aggiunto che «il governo si può e si deve sedere al tavolo con il governo francese e Unione Europea». «Io conto per esempio–ha detto ancora il ministro dell’Interno- che per il buon senso che dimostrerà, il governo italiano porterà altri soldi da Bruxelles». 

Diversa la posizione degli alleati di governo del M5S che, attraverso una nota di Michele Sodano, portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, fanno sapere che «Su un'opera come il Tav Torino-Lione non si possono fare congetture e prendere posizioni solo su una base ideologica o, peggio ancora, fondandosi su dati farlocchi messi in piedi in fretta e furia. Se i conti sono stati fatti come in passato per la BreBeMI o altre grandi opere (vedi il Mose), non c'è da fidarsi. Purtroppo le grandi opere in Italia sono ricordate solo per i tempi biblici, le mazzette e la corruzione. Noi non abbiamo alcuna intenzione di dare vita agli sprechi del passato: i soldi devono essere spesi per le opere davvero utili ai cittadini. Bucare una montagna piena di amianto per far passare un treno che dovra' trasportare merci e persone su una tratta con livelli di traffico in continuo calo e che vedrebbe la luce tra 30 anni e' davvero una priorità per questo Paese o solo per le tasche di qualcuno? A quali reali interessi risponde quest'opera? Se Salvini è convinto che fermare il Tav Torino-Lione sia uno spreco di soldi ci spiace, ma confidiamo che dopo essere andato a Chiomonte si sia accorto che quello e' solo un tunnel geognostico e che dunque non stiamo fermando nulla».

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