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7su7/La rassegna d’autore SPIN (15 giugno 2017)

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Prima pagina 

 

Approvata in via definitiva la riforma del processo penale

 

L’inferno di Londra. A fuoco un grattacielo di ventiquattro piani

 

Attivista anti Trump spara al leader dei Repubblicani al Congresso

 

 

 

Incendio a Londra

Su tutti i giornali, ampio resoconto dell’inferno nel grattacielo della capitale britannica. Dodici morti e due sono ragazzi italiani, Giulia e Marco. Quest’ultimo ha chiamato il padre in una struggente telefonata.

 

Interessante confronto sulla prevenzione tra Fuksas e Boeri pubblicato dalla Stampa.

 

Politica

Da Repubblica la notizia più significativa: dieci giorni fa un incontro Salvini-Casaleggio per un patto tra Lega  e Cinque Stelle.

 

Nelle stesse pagine la notizia che è il governo è pronto alla fiducia sullo Ius soli. Si va verso l’approvazione entro giugno. Ne scrive Monica Rubino.

 

Intervista di Maurizio Lupi a Tommaso Labate sul Corsera. L’ex ministro si sente «decisivo»: «al centro lo spazio c’è, non inseguiremo gli altri».

 

Nelle stesse pagine intervista a Salvini firmata Marco Cremonesi: «dal 26 (giorno post ballottaggi) con Berlusconi faremo il programma. Ma una lista unica mai».

 

Sulla Stampa, Giuseppe Falci racconta che Berlusconi vuol candidare i suoi direttori: Giordano, Mimun, Sallusti. Se fosse vero, nel rito berlusconiano sarebbe tutt’altro che una promozione.

 

Il Messaggero con Emilio Pucci descrive Forza Italia come una calamita dopo la buona performance alle comunali: in arrivo forse 7 deputati da altri partiti.

 

Giustizia

Il parlamento approva il folle ddl penale che cambia regime sulla prescrizione e sulle indagini.

 

Duro il commento di Carlo Nordio sul Messaggero: «nella riforma un passo avanti e due indietro». Nemmeno al Fatto Quotidiano sono contenti.

 

Per Antonella Mascali, si tratta addirrittura di «bavaglio e niente Trojan per i corrotti». Per il giornale di Travaglio, «il Pd impone la norma anti cronisti combattuta quando la voleva Berlusconi».

 

Contrario per ben altre ragioni il ministro Enrico Costa: «ho votato contro. L’allungamento dei tempi della prescrizione non risolve le carenze dei tribunali». Sul Messaggero l’intervista è firmata da Sara Menafra.

 

Il quotidiano Il Dubbio fa scendere in campo Papa Francesco che in una lettera inviata a gennaio ai carcerati di Padova ha scritto: «l’ergastolo non è la soluzione, l’ergastolo è il problema».

 

Luciano Capone in un pezzo riuscito ricostruisce per il Foglio «il surreale incontro tra Gianfranco Miglio e Nitto Santapaola secondo Graviano». Si ride per non piangere.

 

Su Panorama, un’intervista esclusiva a Massimo Bossetti: «Sono innocente, non ho ucciso Yara: nessuno mi farà confessare un delitto che non ho commesso. È stato un trauma scoprire verità sconvolgenti sulla mia famiglia. E ho provato a suicidarmi..».

 

Presunti abusi e violenze da parte di quattro carabinieri in servizio in Lunigiana. Più o meno tutti i quotidiani raccontano una versione dei fatti che è destinata a infrangersi sulla necessità di trovare riscontro alle accuse.

 

Rai e Sky

Nessun tetto ai compensi nella tv pubblica e ciò per «scongiurare l’esodo delle star». Ne scrive tra gli altri Piras sul Messaggero.

 

Nelle stesse pagine la notizia che c’è accordo con l’Uefa: «la Champions torna a Sky per 600 milioni. Ora il nodo serie A». Pezzo firmato Saccà.

 

Cittadinanza

Vittorio Feltri su Libero commenta gli ultimi orientamenti del Parlamento e ne trae la conclusione che «abbia perso la testa»: ma come, «cittadinanza agli stranieri e per noi divieto di difesa»?

 

Società

Sul Giornale, Annalisa Chirico sostiene che in Italia non si fanno figli per scelta, non per la crisi. Insomma, non avevamo capito niente. Certo, magari tra i salotti e l’Italia profonda c’è una certa differenza, ma sono quisquiglie di fronte a cotanta visione.

 

Economia

Sul Sole 24 Ore, la notizia firmata da Devi e Serafini secondo cui al consiglio Ecofin di domani andranno in approvazione gli interventi correttivi su bond e contabilità. Insomma un Ecofin in aiuto alle banche con regole più ‘soft’ sui bilanci.

 

L’ultima di Papa Francesco

Una libro contro la corruzione. Ne scrive il Corsera.

 

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